
7 Maggio 2018
Si può sempre fare un arrangiamento?
Se la composizione non è delle migliori, non è sicuro che il lavoro di arrangiamento darà risultati apprezzabili.
Esistono criteri per definire come un arrangiatore valuta il brano, e si basano anche sulle difficoltà che può incontrare per migliorarne la qualità: per esempio per il pop, dove ciò che conta è creare un brano apprezzabile dal grande pubblico, i criteri di valutazione sono molto diversi da quelli validi per il jazz, per il quale l’arrangiatore ha più libertà di rielaborazione.
Le maggiori difficoltà che deve affrontare un bravo arrangiatore sono:
– cercare di rendere originali giri armonici che non lo sono,
– trovare rivolti su accordi inesistenti,
– impegnarsi per modificare parti che possono far nascere il sospetto di plagio.
Se la canzone presenta banali e ripetuti giri di DO, melodie incerte, ritornelli in contrasto con le armonie del brano, il lavoro dell’arrangiatore si presenta arduo, e con non molte probabilità di buona riuscita.
Inoltre possiamo evidenziare che, se si tratta di una “brutta” canzone ma con un bel testo abbiamo maggiori probabilità di successo rispetto ad un brano solo strumentale.
In particolare per i pezzi pop, se la composizione originale non è di buona stesura, migliorarne la natura ritmica, o avvalersi della collaborazione di un bravo solista, non ne risolve i problemi.
Fermo restando che l’arrangiatore deve assolutamente rispettare le idee iniziali dell’autore.